È finita anche Parma nella maxi inchiesta della Guardia di Finanza e dell’Ufficio delle Dogane di Forlì che hanno individuato e fermato una frode da 60 milioni di euro all’Iva nel settore della vendita di prodotti di elettronica, telefonini e computer. Le province coinvolte sono appunto Parma, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Ferrara, Bologna e Rimini.
Gli investigatori delle Fiamme Gialle, insieme a funzionari dell’Agenzia delle Dogane, sono riusciti ad individuare una vera e propria organizzazione criminale che faceva capo all’amministratore di una società forlivese. L'uomo, oltre a non versare l’Iva, si procurava inesistenti crediti attraverso l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni mai attuate secondo il sistema chiamato 'frode carosello'.
Questo prevede l’interposizione tra il venditore e l’effettivo destinatario finale di aziende fittizie, le 'cartiere'. La società aveva creato un giro di fatture false per 60 milioni di euro. Gli imprenditori denunciati avevano inoltre immesso sul mercato grandi quantità di articoli di elettronica a prezzi più bassi a quelli di mercato, in quanto non caricati dell’Iva.
Complessivamente, risultano coinvolte 36 società. Molte di queste sono state dichiarate fallite o hanno cessato l'attività dopo aver accumulato "una forte esposizione con l'erario". L’Autorità Giudiziaria forlivese ha così emesso un decreto di sequestro preventivo. In questo modo è stata disposta l’applicazione della misura cautelare reale sulle disponibilità liquide giacenti nei conti correnti e depositi bancari e postali, oltre che sui beni immobili e sui beni mobili intestati agli indagati.
Sequestrate nell'operazione due ville di lusso sulle colline bolognesi e a Riccione, auto di valore e una Harley Davidson. Numerosi i reati contestati: utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione della dichiarazione dei redditi ed Iva, bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale ed utilizzo e vendita di sostanze dopanti, queste ultime scoperte presso l’abitazione del principale promotore dell’organizzazione criminale.
Un nuovo colpo messo a segno, dunque, dalla Guardia di Finanza di contrasto delle frodi e dell’evasione fiscale, oltre che di regolamentazione dei mercati a tutela degli operatori onesti, e non solo. Massima attenzione, infatti, anche al consumatore. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti del settore.
Difficile, ad esempio, che in negozi di brand seri quali l’Euronics del Parma Retail si possano verificare questo tipo di episodi.
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