La domanda è sempre la stessa: “Vuoi tu prendere in moglie… finché morte non vi separi?” La risposta nel 99,9% dei casi è sempre un “SI!”, con tanto di occhi lucidi e sguardo amorevole verso l’amata e poi verso i propri genitori in lacrime; tuttavia, passato l’idillio dei festeggiamenti, quando la coppia si addentra nella vita reale, iniziano a sorgere i primi problemi.
Non si sa perché ma spesso ci si addentra nell’avventura del matrimonio con troppa ingenuità, senza tener conto che il nostro Ken o la nostra Barbie è una persona in cane e ossa con pregi e difetti come ogni comune mortale. Dopo qualche tempo arrivano inesorabili le prime crepe e in breve tempo il sogno romantico tipico delle commedie hollywoodiane viene inesorabilmente infranto: negli ultimi anni è stato registrato un aumento delle separazioni e i divorzi tra coppie entro il settimo anno di matrimonio e in quelle over 65. Complici le separazioni vip, si sta diffondendo la moda dell’ “annullamento ecclesiastico”, del sacro vincolo del matrimonio; tra le celebrità ad essere ricorse a questo escamotage, Valeria Marini che dopo un solo anno di nozze ha chiesto l’annullamento del matrimonio per via ecclesiastica, con validità anche civile.
La chiesa riconosce, infatti, l’annullamento del sacro vincolo del matrimonio rivolgendosi al tribunale ecclesiastico, che vanta anche un patrocinio gratuito per coloro che non possano sostenerne le spese. La cancellazione del sacro vincolo del matrimonio è chiamato “annullamento della Sacra Rota”: dopo aver analizzato a fondo i singoli casi bisogna accertare che nella coppia esistesse al momento della contrazione del matrimonio, un presupposto che attesti la sua nullità a prescindere, per esempio, nel caso in cui uno dei due partner sia omosessuale o da sempre infedele. Le ragioni che possono essere chiamate in causa per chiedere l’annullamento sono molteplici, tra queste ricordiamo il matrimonio combinato, l’impotenza, la già citata omosessualità, l’ignoranza e tanti altri “motivi” che se comprovati possano essere la causa dello scioglimento.
Un interessante volume, scritto da Vincenzo di Michele e edito da Fernandel, con titolo “Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota” analizza in maniera analitica tutti fattori che implicano l’annullamento del matrimonio secondo la Chiesa, all’interno del volume è ben chiarita anche la sua validità in ambito civile portando al decadimento dell’obbligo di corrispondere all’ex coniuge ogni forma di mantenimento economico. È analizzata nel dettaglio ogni sfumatura del caso, tramite un’accurata analisi di oltre 30 casi pratici di annullamento per Sacra Rota; tra le motivazioni analizzate sono inclusi casi di ninfomania, violenza, infertilità, maschilismo e tante altri.
Il libro, scritto con sapiente maestria e con estrema lucidità e chiarezza, fornisce tutti gli elementi per un’acuta riflessione sul caso, ormai dilagante, dell’annullamento del vincolo del matrimonio per via ecclesiastica, portando il lettore a una riflessione interiore sul perché dopo anni di fidanzamento e “presunto” amore reciproco si arrivi alle nozze per distruggere, in breve tempo, il proprio sogno. Sarà forse la società a imporre matrimoni a scadenza? I tempi cambiano rapidamente e il nervosismo generale pare essere un vero status quo, però è bello pensare che alla fine l’amore trionfi sempre e che forse qualche coppia desideri davvero unirsi in matrimonio finché morte….
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