cova dei canarini
cova dei canarini

Come si svolge la cova dei canarini e quali sono le precauzioni da adottare

Nel momento della cova dei canarini è molto importante prestare attenzione alle condizioni di “contorno”, relative alla loro alimentazione ma anche all’ambiente. Il nido artificiale, per esempio, deve essere fatto sistemare dagli uccelli stessi. È necessario, pertanto, mettere a loro disposizione ciò di cui hanno bisogno, e cioè filamenti di tessuti come la juta; non va bene, però, il cotone. Non è detto che tutti i canarini si dedichino alla decorazione del nido, semplicemente perché potrebbero non essere preparati a farlo: ciò è vero a maggior ragione nel caso dei canarini più giovani. In tali circostanze si può pensare di intervenire per aiutarli, ma avendo l’accortezza di non disturbare più del dovuto.

La scelta del nido

Sono diverse le tipologie di nido che si possono trovare sul mercato: ma la scelta è solo il primo passo da compiere per la creazione delle condizioni ideali per i canarini. Gli uccellini, infatti, devono poter godere di una illuminazione ottimale, ma al tempo stesso si devono poter sentire protetti e riparati. C’è bisogno, quindi, di un posto intimo, eventualmente con una porzione di gabbia schermata proprio per la cova.

L’alimentazione

L’alimentazione pre cova canarini è di fondamentale importanza: punto di riferimento fondamentale da questo punto di vista è il classico pastone all’uovo, quello con il quale vengono nutriti i neonati. La preparazione garantisce un notevole apporto di energia: è giusto che sia così, visto il dispendio energetico che si verifica nel periodo della cova, un momento in cui il canarino subisce uno stress notevole e va incontro a uno sforzo consistente.

I tempi di cova

Nel momento in cui ci si rende conto che la femmina ha finito di preparare il nido e non si dedica più a questo compito, vuol dire che è pronta per deporre le uova. Il periodo di cova viene svolto per quasi tutto il tempo dalla femmina: il maschio se ne occupa per non più del 10% del tempo, aiutando in poche circostanze. Nella maggior parte dei casi la cova ha una durata di un paio di settimane; dopo circa una settimana è il momento della speratura delle uova, cioè il procedimento che permette di comprendere se sono state fecondate. Si tratta, comunque, di un’opzione facoltativa e non indispensabile.

Come si effettua la speratura delle uova

Per provvedere alla speratura è necessario prendere un uovo per volta e osservarlo, dopo averlo esposto a una fonte luminosa adeguata, in modo da riuscire a distinguere il tuorlo dall’albume. Se i due elementi sono distinguibili, vuol dire che l’uovo non è stato fecondato; se, viceversa, non si è in grado di distinguerli, vuol dire che l’uovo è stato fecondato. In alcune situazioni è addirittura possibile riconoscere i vasi sanguigni; vale la pena di sapere, inoltre, che quasi sempre le uova non fecondate sono più chiare.

Le gabbie

La gabbia che ospita il nido artificiale va collocata in una location appropriata. Gli uccelli devono essere esposti alla luce per circa 12 ore al giorno, il tempo necessario a fare in modo che il loro organismo sintetizzi gli ormoni che inducono alla riproduzione. Tale condizione deve essere sempre uguale: è importante, cioè, che non si verifichino delle significative variazioni in relazione al ritmo luminoso. Una volta che si è certi di avere individuato la posizione giusta, ci si può dedicare all’allestimento della gabbia pensando al pastone e al nido. Il pastone può essere integrato con vitamine disponibili in mix di cereali privi di zuccheri e ossidanti.


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