indagini diagnostiche
indagini diagnostiche

L’importanza di effettuare indagini diagnostiche solo se necessarie

Uno degli aspetti di una certa rilevanza nell’ambito delle diagnosi e dell’assistenza sanitaria, è il rapporto che si crea tra il paziente e il medico. Molte volte accade che a causa di un’elevata ansia o aspettativa nel ricavare una diagnosi precisa e nel minor tempo possibile, avvenga una deviazione di comunicazione e fiducia tra utente e professionista, fattore che può determinare delle alterazioni a livello diagnostico ed elevate tensioni tra i due soggetti, con possibili esiti deleteri.

Esiste un’associazione, chiamata Slow Medicine, che incoraggia un approccio differente nell’ambito delle indagini diagnostiche, promuovendo un rapporto rilassato e di cooperazione tra paziente e medico, volto a prevenire anche accanimenti da parte del paziente e dei parenti dello stesso con eventuale scelta di denuncia o segnalazioni volte al richiamo disciplinare da parte dei vertici.

La soluzione proposta da Slow Medicine prevede che lo specialista avanzi un giudizio professionale sul piano clinico argomentando al paziente le sue azioni e le misure diagnostiche intraprese. D’altra parte molte volte ci si trova di fronte a casi non facilmente o immediatamente classificabili, che richiedono indagini approfondite e iter terapeutici specifici, di durata variabile.

Non dimentichiamo poi che non sempre i disturbi di un individuo possono essere riconducibili solo a fattori fisici: molte volte è la psiche ad intervenire su funzioni anche fisiologiche ed è facile intuire come, in questi casi, possa entrare in gioco l’esigenza di chiedere l’intervento da parte del medico di colleghi specializzati in altre branche della medicina, che possano contribuire alla formulazione di un quadro clinico e diagnostico esaustivo.

La Società Italiana di Medicina Interna dichiara, secondo la raccolta di dati recenti, che sul totale dell’enormità delle visite specialistiche che vengono effettuate nel nostro Paese ogni anno, almeno il 10% sarebbe non necessario; nello specifico questo dato riguarda l’esecuzione di esami soprattutto per immagini, quali ecografie e radiografie. Un dato ulteriormente sconcertate riguarda il fatto che calcolando economicamente il valore di questo spreco, ci si aggira attorno ai 12 miliardi di euro.

Il dato economico, tuttavia, non è l’unico aspetto rilevante dal punto di vista dei danni. Bisogna considerare infatti che alcuni tra questi tipi di indagini rappresentano per tutti i pazienti dei rischi che, se presi senza motivazioni valide, risultano del tutto inutili. In tutta Italia, nessuna regione esclusa, il sistema sanitario registra casi di esami svolti senza reali necessità. In ogni regione d’Italia esistono ottimi centri diagnostici con servizi di alta qualità. Per non abusare dei servizi pubblici e per affidarsi a dei professionisti del settore ecco alcuni consigli:

- ecografia Cagliari

- informazioni Slow Medicine


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