Metropolitane Italiane
Metropolitane Italiane

Metropolitane Italiane: a che punto siamo?

Ideata nel 1990, sviluppata nel 2001 ed iniziata a costruire nel 2007 e, al giorno d’oggi, attiva solo per 12,7 km. Il tutto per un costo stimato e destinato anche a crescere con gli anni di 3,7 miliardi di Euro, che le danno il triste primato di opera pubblica incompiuta più costosa d’Europa. Questi sono i numeri del percorso della metro C di Roma. Un’opera fondamentale per la capitale, necessaria per alleggerire il numero dei passeggeri che ogni giorno affollano le due linee già esistenti, ma che tra ritardi burocratici e problemi tecnici non riesce a vedere la sua conclusione. Ad oggi è stata completata per poco meno della metà con solo 15 fermate attivate che, tra l’altro, sono assolutamente poco utilizzate. Una vicenda dai tratti grotteschi ma che rispecchia tutte le difficoltà che si presentano in Italia quando si parla di Metropolitane.

La metro nelle città italiane

Rispetto le città europee quelle italiane sono molto indietro in quanto a numero di linee Metro. Oltre alla già citata linea C, a Roma ci sono altre due linee (tra cui la B che è la più antica d’Italia) mentre nel resto del bel paese di Metropolitane vere e proprie ne esistono solo in altre tre città: Milano con quattro linee, Napoli con due e Catania con una. Sono presenti comunque anche diverse Metropolitane definite “leggere”, che differiscono da quelle classiche per la minor frequenza e portata dei convogli. Ce ne sono a Brescia, Milano, Torino, Genova e Napoli per un totale complessivo di circa 64 km. Se li andiamo a sommare con i 203 km di quelle classiche arriviamo ad un totale di 267. Se pensiamo che la sola Londra ha un totale di 460 km il paragone è stridente.

Le difficoltà nel nostro Paese

I perché di questa carenze sono riconducibili fondamentalmente a due motivi. Il primo è che in Italia spesso si è preferito affidarsi al trasporto su gomma rispetto a quello su binario. Il secondo invece è la difficoltà oggettiva a scavare sotto città che vantano una storia millenaria, con la presenza di siti archeologici che rendono difficile la realizzazione. Ed è questo uno dei motivi principali dei problemi relativi alla Metro sia nella capitale che anche in tutte le altre città storiche italiane, dove i reperti sotterranei abbondano e quindi spesso si rinuncia già inizialmente all’idea. L’unico lato positivo, se tale può essere definito, è che in fondo visto i tempi e i costi della Metro C di Roma, forse è meglio non avventurarsi in peripezie sotterranee e continuare così come abbiamo sempre fatto ad affollare le nostre strade.

 


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